E’ stata presentata a palazzo D’Amico la proposta della società Bodar – Bottega d’Architettura – di Barcellona, vincitrice del concorso europeo relativa alla riqualificazione dell’ex scalo ferroviario acquistato lo scorso anno dal Comune (quasi 3 ettari). È stato uno dei professionisti del team, l’arch.Francesco Messina (gli altri sono (Giuseppe Messina, Marco Messina, Viviana Ragnini, Ilaria Borgi ed Edoardo Fanteria) ad illustrare i punti cardine dello studio effettuato dopo l’analisi dei luoghi.
Un intervento che adesso necessita di risorse per almeno 15 milioni di euro per trasformare non solo quell’area da sempre abbandonata ma per dare un nuovo assetto a Milazzo non solo dal punto di vista infrastrutturale ma anche dei servizi e della vivibilità ambientale.
«Ora sarà importante trovare i finanziamenti – ha detto in apertura il sindaco Pippo Midili – ma quando si è in possesso di una progettazione tutto ciò diventa più semplice. È chiaro che qui parliamo di un’opera che potrà trovare luce nel medio lungo termine; un’opera immaginata per il futuro della città di Milazzo».
«Abbiamo immaginato nel Parco Traimari – ha detto Messina – due poli. Da un lato, verso la città consolidata, si colloca un edificio con servizi commerciali e ricettivi che, insieme all’edificio dell’ex stazione ferroviaria, ovviamente recuperato, si configura come un nodo catalizzatore dei flussi pedonali che dal centro città e dal porto vengono attirati verso questo nuovo polmone verde. Dall’altro, pensiamo al nodo di interscambio che accoglie i sistemi di traffico infrastrutturale per rimodularsi in flussi di mobilità dolce. In questo conteso abbiamo immaginato un collegamento diretto porto- parco attraverso uno shuttle, una sorta di mover che oggi è operativa nei collegamenti tra gli aeroporto e i centri delle città. All’interno dell’area poi aree didattiche, giardini sociali, aree fitness, percorsi ciclabili e anche un’area per spettacoli e rappresentazioni».
I due nuovi edifici che invece verranno realizzati all’interno del Parco avranno una funzione diversa. Il primo polo, adiacente l’ex stazione ferroviaria, accoglierà al proprio interno alcuni servizi ricettivi per il flusso turistico che spesso sosta a Milazzo di passaggio verso le Eolie e servizi commerciali a disposizione dei cittadini e dei turisti come aree shopping, bar ed un ristorante panoramico. La copertura dello stesso edificio – è stato evidenziato dal relatore – ospiterà un giardino alberato che “grazie alla posizione sopraelevata consentirà di recuperare lo sguardo sul mare”.
Prevista altresì la realizzazione di circa 500 parcheggi, con accesso da via Ciantro, connessa all’asse viario per chi arriva dal casello di Milazzo proprio per evitare di interferire con la viabilità cittadina.
Molto interessante è poi la parte dedicata proprio al Parco urbano, suddiviso anche in questo caso in due macroaree che – si viene evidenziato dai tecnici dello studio vincitrice del concorso – “al loro interno contengono delle ulteriori tematizzazioni che consentano un uso differenziato e articolato nel tempo”.
Da una parte la macroarea arborea, dedicata proprio al verde e alla piantumazione di essenze autoctone, l’altra, più inclinata sfrutta tale pendenza per ospitare la collocazione di un’area per spettacoli, rappresentazioni e concerti, oltre ad una zona benessere e un altro spazio per l’allestimento occasionale di fiere o mercati specialistici (antiquariato, artigianato, floreale, ortofrutticolo) e in buona sostanza libera per gli usi necessari alla comunità.